Brand positioning: quando la percezione del tuo cliente è la tua realtà. Posizionare il marchio significa determinare la percezione che si vuole avere nella mente del cliente.

Secondo quanto testimoniato da Platone nel dialogo Teeteto, Socrate si sarebbe comportato come una levatrice, aiutando gli altri a “partorire” la verità: il suo metodo consisteva nell’esercizio del dialogo, ossia in domande e risposte tali da spingere l’interlocutore a ricercare dentro di sé la verità, determinandola in maniera il più possibile autonoma. Socrate non consigliava e non insegnava nulla ai suoi allievi, semplicemente li guidava attraverso le domande in un processo che li aiutava a trovare da soli le risposte.
COACHING OVVERO l’ARTE DI FAR DOMANDE
Così nel coaching, attraverso le domande aperte, si accompagna il coachee ad acquisire progressivamente consapevolezza della verità che è dentro di lui.
Per questo, possiamo dire che il fondamento del coaching moderno si può far risalire ai principi e all’approccio della maieutica socratica e che il coaching, in fondo, è anche un arte: l’arte di fare domande.
In epoca più recente, il contributo più importante al coaching moderno è stato dato da T.Gallwey e D. Whitmore.
GALLWEY E IL GIOCO INTERIORE
Gallwey, allenatore della squadra di tennis dell’Università di Harvard, che per primo formalizzò i principi di base del coaching: “C’è sempre un gioco interiore in corso nella nostra mente, non importa in che altro gioco siamo impegnati. Il modo in cui lo affrontiamo è quello che spesso fa la differenza tra il nostro successo e il nostro fallimento” (se vuoi approfondire vedi “The Inner game”).
Questo dialogo interiore che avviene nella nostra mente condiziona come noi vediamo il mondo esterno e come ci vediamo nel mondo. Pertanto può diventare il nostro miglior alleato per il nostro successo, per la nostra evoluzione, oppure il nostro sabotatore. Averne consapevolezza è sicuramente il primo passo, coltivare un dialogo interiore potenziante può fare il resto.
E a questo serve il coaching: ad aiutarci a riconoscere e coltivare il nostro dialogo interiore perché diventi il nostro miglior alleato.
WITHMORE E IL METODO GROW
Un altro sportivo, Whitmore, dopo aver lasciato la carriera da pilota automobilistico ha iniziato a collaborare con Gallwey e ha importato il coaching in Gran Bretagna. Il suo merito è quello di aver diffuso il coaching in ambiti differenti da quello sportivo, in particolare averlo introdotto nelle aziende intorno agli anni ’90 per supportare i manager a migliorare le loro performance e competenze professionali e trasversali. E’ stato lui ad ideare il modello GROW, uno dei modelli maggiormente impiegati nel coaching, utile a definire gli obiettivi e migliorare le performance.
E’ proprio questo infatti che assicura il coaching: migliorare le performance, sia in campo professionale che personale.
Da una recente indagine di ICF emerge infatti che i primi 3 risultati riportati dai clienti riguardano proprio l’aver migliorato la comunicazione, aumentato l’autostima e la produttività.

Molti però non sanno esattamente cosa è il coaching e se può essere la risposta ai loro bisogni.
Il coaching è una metodologia che, seguendo un processo strutturato, facilita una persona o un team a raggiungere uno specifico obiettivo professionale o personale. Attraverso il processo di coaching, la persona può acquisire un più alto grado di consapevolezza, responsabilità, autonomia e fiducia, espandendo così le sue potenzialità.
Puoi beneficiare del coaching se vuoi vivere con maggior pienezza e soddisfazione la tua vita, se vuoi raggiungere obiettivi impegnativi o realizzare un tuo sogno, se ti senti bloccato, se vuoi migliorare le tue competenze e i tuoi risultati, se vuoi sentirti più sicuro di te, o se semplicemente vuoi fare un altro passo nella tua crescita personale.

Vuoi saperne di più? vuoi provare una sessione di coaching per capire che benefici può dare a te e alla tua azienda?
Contattami per capire come posso aiutare il tuo business a crescere