Efficienza, agilità, velocità, automazione, misurabilità. Criteri guida importanti per ogni organizzazione che si confronta oggi sul mercato. Ma è tutto qui? Riscopriamo il valore del capitale intangibile: persone, relazioni, brand…

Efficienza, agilità, velocità, automazione, misurabilità. Criteri guida importanti per ogni organizzazione che si confronta oggi sul mercato.
Mi chiedo se non stiamo tralasciando qualcosa di altrettanto o forse ancor più importante dell’efficienza, anche se intangibile e non sempre immediatamente misurabile. Il valore.
La storia tratta dal libro «Breviario semiserio per manager pensanti» di Paolo Iacci rappresenta bene la situazione con un esempio.
Il direttore generale di un’azienda riceve un invito per un grande concerto, dove sarà eseguita l’ «Incompiuta» di Schubert. Purtroppo, per un precedente impegno, gli sarà impossibile accettare l’invito. Essendo però un amante della musica classica, non vuole che l’invito vada perduto. Così lo regala al responsabile dell’organizzazione, il quale accetta con entusiasmo, pur essendo poco abituato a quel genere di musica.
Il giorno dopo al direttore generale viene spontaneo chiedere come fosse andato il concerto. Grande la sorpresa nel sentire freddezza da parte del collaboratore: «Le invierò una mia relazione appena possibile». Questa, puntuale, arriva il giorno dopo. Il contenuto è più o meno questo: «Primo: durante considerevoli periodi di tempo i quattro oboe non fanno nulla, quindi si potrebbe ridurne il numero e distribuire il lavoro sul resto dell’orchestra. Secondo: i dodici violini suonano le medesime note, quindi l’organico dei violinisti dovrebbe essere drasticamente ridotto. Terzo: non serve a nulla che gli ottoni ripetano i suoni che sono stati eseguiti da altri». E Conclude: «Se tali passaggi, ridondanti, fossero eliminati, il concerto potrebbe essere ridotto di un quarto, con evidente risparmio di tempo e risorse. Se Schubert avesse potuto tener conto di tali indicazioni avrebbe terminato la sinfonia prima di morire».
Ansia da efficienza
Ecco, l’ansia da efficienza che pervade molte organizzazioni e molti imprenditori, oggi rischia di ridurre le imprese a concentrarsi solo sul fare, sulla riduzione dei tempi e dei costi, e il confronto tra di loro ad un confronto di costi e prezzo.
Il libro di Paolo Iacci risale a una decina di anni fa ma la situazione non è molto cambiata in generale. Attenzione però alle eccezioni. C’è qualcuno che non sta facendo questo stesso gioco, e che invece sta proponendo e arricchendo la sua offerta con “concerti di valore” con oboe e violini e ottoni a fare la differenza. Potrebbe sembrare uno poco attento ai suoi costi e alla sua efficienza, che non ha ancora adottato il sistema Lean per ridurre tutti gli sprechi. Oppure potrebbe essere uno che ha deciso di essere diverso e proporre un concerto differente per chi quella musica con oboe, violini e ottoni la sa apprezzare, e ne riconosce tutta la sua bellezza. Questo è il valore!
Valore per il pubblico che assiste ad un’opera eccellente, valore per l’orchestra che sa armonizzare le competenze e unicità di ciascuno creando un effetto ricco e unico in cui ciascun artista sente di poter esprimere il suo talento, valore per l’imprenditore che si garantisce il tutto esaurito ai suoi concerti a prezzi superiori a quelli delle “orchestre efficientate”.
Il valore del capitale intangibile: persone, brand, relazioni
Sempre più cresce il valore del capitale INTANGIBILE delle aziende: le persone, il marchio, la conoscenza diffusa in azienda, le relazioni con i clienti e fornitori. Il capitale intangibile nelle aziende è poco misurato e poco valorizzato, esso è rappresentato dal loro brand e dal posizionamento nella mente dei clienti, dalle conoscenze e competenze delle persone che ci lavorano e dalle loro idee, dalla capacità relazionale con i clienti e con i collaboratori, dalla percezione che gli stakeholders hanno dell’azienda stessa.
Anche sul lavoro, dovremmo lasciare un po’ di spazio allo stupore che conduce alla bellezza, altrimenti sempre più immersi nella quotidianità di un lavoro ridotto a pura analisi e processo, si lavora molto ma è sempre più raro trovare qualcuno che parla con soddisfazione di quello che fa o dell’organizzazione in cui lavora. Ognuno rischia di sentirsi un po’ in terra straniera, come il direttore al concerto. E non cogliere il progetto, il senso e la bellezza della realtà che lo circonda.
Andare oltre la sola efficienza, avere un valore alto cui ispirare il proprio agire organizzativo, un elemento valoriale comune può far muovere le emozioni verso il “bel lavoro, il lavoro ben fatto, il lavoro ricco di valore”. Valore per chi suona nell’orchestra. Valore per chi assiste al concerto emozionato da tanta bellezza.
Nuova cultura d’impresa
Sono maturi i tempi per una nuova cultura d’impresa, in cui affrontare i sintomi di malessere e disaffezione al lavoro non solo con incentivi economici e revisioni organizzative, ma con svolte culturali che valorizzino il capitale umano, le persone e ciò che esprimono oltre la loro efficienza nel lavoro: la loro creatività, le loro competenze, le loro idee, le loro capacità relazionali e organizzative, la loro capacità di evolversi.
Affrontare la crisi solo sul versante dei costi e dell’efficienza porta inevitabilmente al comportamento del direttore del personale della storiella iniziale. Oggi abbiamo anche altre opzioni. A iniziare dal riconoscere il valore per i clienti esterni, e per i clienti interni, i nostri collaboratori. E per riconoscere questo valore, possiamo iniziare ascoltando e osservando, in una ricerca di melodie nuove che ci sono sfuggite al primo concerto.
Il metodo SHAPE© your business può aiutare te e la tua azienda ad ascoltare il concerto in modo nuovo, per cogliere il valore di oboe, violini e ottoni e saperlo proporre anche ai tuoi clienti.
Se vuoi saperne di più contattami, sarò felice di accompagnarti.
“Non tutto ciò che può essere contato conta,
e non tutto ciò che conta può essere contato”. (A. Einstein)