Coltivare il talento

Creare sistemi che permettono apprendimento e sviluppo per coltivare la passione e i talenti nelle persone al lavoro. Ecco la sfida che attende le organizzazioni.

coltivare il talento avendo cura delle persone

Aiman Ezzat, CEO di Capgemini SE, società internazionale di consulenza, al meeting di Davos del 2022 ha puntato l’attenzione sulla necessità di una “completa evoluzione in termini di approccio di leadership”.

Nuovi sistemi per l’apprendimento e lo sviluppo delle persone

Dal suo punto di vista le aziende non possono continuare a pensare a come assumere delle persone brave per ottenere un lavoro ben fatto. Ma devono pensare a come coltivare il talento e la passione delle loro persone per fare un certo lavoro. Significa allora creare sistemi che permettano apprendimento e sviluppo all’interno delle aziende e in collegamento con l’esterno. Perché le aziende e le persone sono sistemi aperti e per svilupparsi necessitano di un confronto e relazioni con l’esterno.

Ecosistemi di crescita

La sua visione è quella di “creare un ecosistema che includa anche i propri dipendenti, oltre a altri lavoratori della gig economy, pensionati, studenti che potranno lavorare insieme su un progetto speciale anche se non saranno mai dipendenti della stessa organizzazione”.

In sé il concetto di mettere insieme competenze differenti non è nuovo, ma nella sua proposta Ezzat lo vede allargato oltre i confini aziendali, esteso a nuovi attori della comunità sociale e con nuove relazioni tra di loro.

Questo ecosistema aperto e dinamico, che valorizza le persone e le loro diverse conoscenze e competenze, permette di coltivare la passione e i talenti nelle persone al lavoro.

La cultura della cura

Infatti, non è difficile riconoscere i dati di fatto che mette in evidenza nella sua tesi: “La forza lavoro è diventata molto più fluida, e i tassi di abbandono nelle aziende aumenteranno perché le persone si sposteranno molto più velocemente da un’azienda ad un’altra. Le nuove generazioni vogliono decidere come sarà il loro futuro.  Noi dobbiamo creare un ambiente di lavoro molto più flessibile e ibrido, in cui ci sia molta più empatia, e cura per le persone. Meno direttive e indicazioni di cosa devono fare le persone, e molto più supporto e sostegno”.

Cura delle persone nelle aziende, non solo come slogan per attirare nuovi dipendenti soprattutto come sostanza di una cultura e di valori che si mettono in atto nelle organizzazioni, non perché caritatevoli o buoniste, ma per loro stessa necessità di sopravvivenza e sviluppo.

Una sfida interessante per le imprese, molto spesso un lungo percorso di consapevolezza e cambiamento, a partire dalle fondamenta su cui poggiano, i valori e la cultura che manifestano, ma ancor prima il loro scopo o proposito, il senso stesso per cui esistono.

Si possono allora attivare percorsi interessanti di innovazione ed evoluzione, per accrescere il valore, per generarlo. Per continuare a vivere come imprese parte attiva di un sistema che sta cambiando.

Se vuoi allenare nuovi stili di leadership e partecipazione nella tua azienda, contattami e sarò felice di supportarti.

“L’ economia e la finanza sono dimensioni dell’ attività umana e possono essere occasioni di incontri, di dialoghi, di cooperazioni, di diritti riconosciuti e di servizi resi, di dignità affermata nel lavoro. Ma per questo è necessario porre sempre al centro l’uomo con la sua dignità, contrastando le dinamiche che tendono ad omologare tutto”. (Papa Francesco)